Questo tutorial dell’insegnante di yoga Karli Orazi ti guiderà passo dopo passo: in poco tempo saprai stare a testa in giù.
Testo alternativo per l’header: L’insegnante di yoga Karli Orazi è su un tappetino in uno studio yoga tranquillo e silenzioso. Sta eseguendo una verticale su tre appoggi con le gambe piegate.
La verticale sulla testa, conosciuta anche come Shirshasana, non è solo una posizione scenografica: rinforza spalle, braccia e busto. Ma non solo: praticare la verticale può migliorare la circolazione sanguigna, favorire il drenaggio linfatico (addio gonfiore!), aumentare la concentrazione e ridurre lo stress.
Anche se non è una delle posizioni yoga più semplici, non è nemmeno impossibile. Sono qui per guidarti nella verticale classica e nella versione a tre appoggi. La differenza tra le due sta nella posizione delle braccia: potresti scoprire che una ti risulta più comoda dell’altra, quindi prova entrambe e scopri quella che fa per te.
Una volta che avrai padroneggiato la verticale, scoprirai quanto può essere una posizione liberatoria, che ti riporta al qui e ora e ti connette profondamente con il corpo e la mente.
Il segreto per riuscire nella verticale è procedere con calma: creare una base solida, muoversi con controllo, senza salire di scatto o scendere bruscamente. Proviamoci!
Segui queste istruzioni per aggiungere al video i sottotitoli nella tua lingua. Clicca play sul video qui sotto. Tocca l’icona delle impostazioni (ha la forma di un ingranaggio). Fai clic su Sottotitoli/CC, poi su Traduci automaticamente, seleziona la tua lingua e buona visione!
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